Finilac 50 microgrammi/ml soluzione orale per cani e gatti – 50 mcg/ml soluzione orale per cani, gatti 1 flacone da 15 ml

Ogni ml contiene: cabergolina 50 microgrammi. Eccipienti: per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Trigliceridi, catena media.

Trattamento della pseudogravidanza nella cagna. Soppressione della lattazione nella cagna e nella gatta.

Non usare in animali in gravidanza, perche' il prodotto puo' causare aborti. Non usare con antagonisti della dopamina. Non usare in caso di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno degli eccipienti. La cabergolina puo' indurre ipotensione transitoria negli animali trattati. Non usare in animali in trattamento con farmaci ipotensivi. Non usare direttamente dopo l'intervento chirurgico finche' l'animale e' ancora sotto l'effetto degli anestetici.

Il prodotto deve essere somministrato per via orale, direttamente in bocca o miscelato con il cibo. La dose e' pari a 0,1 ml/kg di peso corporeo (equivalenti a 5 microgrammi/kg di peso corporeo di cabergolina) una volta al giorno per 4-6 giorni consecutivi, secondo la gravita' delle condizioni cliniche. Se i segni non si risolvono dopo un singolo ciclo di trattamento, o se si ripresentano al termine del trattamento, il ciclo di trattamento puo' essere ripetuto. Il peso dell'animale trattato va determinato accuratamente prima della somministrazione.

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Tenere il flacone nell'imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce. Periodo di validita' del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 3 anni. Periodo di validita' dopo prima apertura del confezionamento primario: 28 giorni.

Il trattamento di supporto aggiuntivo deve comprendere una restrizione dell'assunzione di acqua e carboidrati e un aumento dell'attivita' fisica. Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: si raccomanda prudenza negli animali con significativa compromissione della funzione epatica. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il medicinale veterinario agli animali: lavarsi le mani dopo l'uso. Evitare il contatto con la pelle e gli occhi. Lavare via immediatamente eventuali schizzi. Le donne in eta' fertile e le donne che allattano non devono maneggiare il prodotto, oppure devono indossare guanti impermeabili durante la somministrazione del prodotto. Se si sa di essere ipersensibili alla cabergolina o ad uno qualsiasi degli altri componenti, si deve evitare il contatto con il prodotto. Non lasciare incustodite le siringhe piene in presenza di bambini. In caso di ingestione accidentale, in particolare se da parte di un bambino, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli il foglietto illustrativo o l'etichetta. I dati sperimentali indicano che un singolo sovradosaggio di cabergolina puo' aumentare la probabilita' di vomito dopo il trattamento, ed eventualmente potenziare l'ipotensione dopo il trattamento. Se necessario devono essere adottate misure generali di supporto per rimuovere il farmaco non assorbito e mantenere costante la pressione arteriosa. Come antidoto puo' essere presa in considerazione la somministrazione parenterale di antagonisti dopaminergici, come la metoclopramide. Incompatibilita': il medicinale veterinario non deve essere miscelato con altre soluzioni acquose (per es. latte). In assenza di studi di compatibilita', questo medicinale veterinario non deve essere miscelato con altri medicinali veterinari.

Poiche' la cabergolina esercita il proprio effetto terapeutico tramite la stimolazione diretta dei recettori dopaminergici, il prodotto non deve essere somministrato contemporaneamente a farmaci antagonisti della dopamina (come fenotiazine, butirrofenoni, metoclopramide), perche' questi possono ridurre il suo effetto di inibizione della prolattina. Vedere anche paragrafo 4.3. Poiche' la cabergolina puo' indurre ipotensione transitoria, il prodotto non deve essere usato in animali trattati contemporaneamente con farmaci ipotensivi. Vedere anche paragrafo 4.3 e 4.6.

La cabergolina e' in grado di causare aborti nelle fasi tardive della gravidanza e non deve essere usata in animali in gravidanza. La diagnosi differenziale tra gravidanza e pseudogravidanza deve essere effettuata correttamente. Il prodotto e' indicato per la soppressione della lattazione: l'inibizione della secrezione di prolattina da parte della cabergolina determina un rapido arresto della lattazione e una riduzione del volume delle ghiandole mammarie. Il prodotto non deve essere usato negli animali che allattano, a meno che non sia necessaria una soppressione della lattazione.

In casi molto rari puo' manifestarsi ipotensione transitoria. I possibili effetti avversi sono: sonnolenza; anoressia; vomito. Queste reazioni avverse sono generalmente moderate e transitorie. Il vomito si manifesta in genere solo dopo la prima somministrazione. In questo caso il trattamento non deve essere interrotto, perche' e' improbabile che il vomito si manifesti nuovamente dopo le somministrazioni successive. In casi molto rari possono manifestarsi reazioni allergiche come edema, orticaria, dermatite e prurito. In casi molto rari possono manifestarsi sintomi neurologici come sonnolenza, tremore muscolare, atassia, iperattivita' e convulsioni. La frequenza delle reazioni avverse e' definita usando le seguenti convenzioni: molto comuni (piu' di 1 su 10 animali trattati manifesta reazioni avverse); comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 100 animali trattati); non comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 1.000 animali trattati); rare (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 10.000 animali trattati); molto rare (meno di 1 animale su 10.000 animali trattati, incluse le segnalazioni isolate).

Cani, Gatti.

Da vendersi soltanto dietro prersentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile

I dati sperimentali indicano che un singolo sovradosaggio di cabergolina puo' aumentare la probabilita' di vomito dopo il trattamento, ed eventualmente potenziare l'ipotensione dopo il trattamento. Se necessario devono essere adottate misure generali di supporto per rimuovere il farmaco non assorbito e mantenere costante la pressione arteriosa. Come antidoto puo' essere presa in considerazione la somministrazione parenterale di antagonisti dopaminergici, come la metoclopramide.

Non pertinente.

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